I cosmetici sono sostanze
chimiche o naturali atte a curare e conservare
la salute della pelle, capelli,
unghie e in generale utilizzate per migliorare
l'aspetto e l'odore di
una persona.
Il trucco è un cosmetico
decorativo, utilizzato principalmente per risaltare la bellezza
del corpo. Il loro uso è diffusissimo, specialmente
tra le donne del mondo occidentale.
Attraverso un insieme di
operazioni il trucco tende a modificare l'aspetto del volto,
e a volte dell'intero corpo, verso un canone di bellezza
che distingue pregi e difetti. Nel caso dei difetti si coprono
le asimmetrie e gli inestetismi, e nel caso dei pregi si
marcano i tratti più gradevoli.
il 68 per cento
delle donne colpite da cellulite ritiene che si
tratti di un inestetismo senza rimedio. In realtà
la cellulite è un fenomeno complesso
che va affrontato da più punti di vista:
- seguendo uno stile
di vita salutare e aiutandosi conprodotti adatti,
è possibile migliorare sensibilmente il problema.
- Una dieta povera
di sale, poichè il sodio aumenta la ritenzione
zione idrica.
- Bere molta acqua
per favorire la diuresi evitando così
il ristagno di liquidi.
- Trattamenti locali
specifici (massaggi con creme, fanghi, trattamenti
SPA, ecc..) al fine di drenare i liquidi in eccesso e sciogliere
gli accumuli di grasso
STORIA DELLE CREME DI BELLEZZA E
DEI COSMETICI
La prima evidenza archeologica dell'uso
dei cosmetici è stata individuata nell'Antico Egitto
attorno al 4000 a.C.. Il trucco sugli occhi era in uso in
tutta l'area della Mesopotamia e del mare Mediterraneo,
come dimostrano le stauette dei Sumeri scoperte nell'antica
città di Ur, e con gli occhi pesantemente orlati
di nero. Anche gli Antichi Greci e gli Antichi Romani facevano
uso di cosmetici. In particolare gli antichi romani ed egiziani
usavano cosmetici contenente un elemento tossico come il
mercurio.
Nel XIX secolo la Regina Vittoria, definì
il trucco una maleducazione. Veniva considerato come qualcosa
di volgare e usato solo da attori e prostitute.
Dalla Seconda guerra mondiale in poi la
diffusione dei cosmetici si fece capillare in tutto il mondo
occidentale, anche se vennero proibiti nella Germania Nazista.
Altri eventi importanti sulla storia dei cosmetici, in inglese,
è possibile leggerli presso i collegamenti esterni
alla fine della voce.
In Giappone le geishe usavano un rossetto
fatto con petali di cartamo o zafferanone schiacciato, ed
anche per dipingersi le sopracciglia, il taglio degli occhi
e il bordo delle labbra.
Nel paese del Sol Levante le geishe usano
per fondotinta anche confezioni di Bintsuke, una versione
più leggera di una pomata utilizzata dai lottatori
di sumo per ungersi i capelli. Pasta bianca e polvere per
colorare il volto, e la schiena; rosso per definire il contorno
degli occhi e il naso. Tintura nera per colorare i denti
durante la cerimonia di iniziazione delle apprendiste geishe,
chiamate maiko.
Attualmente, l'industria cosmetica è
dominata da un ristretto numero di multinazionali nate all'inizio
del XX secolo e per lo più situate in Francia e negli
Stati Uniti e, in misura minore, Germania e Giappone. La
prima, una delle maggiori dominanti, è stata L'Oreal,
fondata da Eugene Shueller nel 1909 con il nome di French
Harmless Hair Colouring Company. L'anno successivo il mercato
dei cosmetici subì uno sviluppo improvviso con la
comparsa del trio statunitense Elizabeth Arden, Helena Rubinstein
e Max Factor. Poco prima della Seconda Guerra Mondiale si
aggiunsero al gruppo Revlon e subito dopo Estée Lauder,
sempre americane. Ciascuna multinazionale raccoglie oggi
una serie di marchi che le permette di collocare i propri
prodotti in diversi canali di vendita e su diverse fasce
di prezzo: così L'Oréal è presente
nella grande distribuzione con Garnier e L'Oréal,
in farmacia con Vichy e La Roche-Posay, in profumeria con
Lancôme e Biotherm; Beiersdorf AG è presente
nella grande distribuzione con Nivea, in farmacia con Eucerin
e in profumeria selettiva con La Prairie; Kelemata è
presente nella grande distribuzione con Venus e in profumeria
selettiva con Orlane.(da wikipedia)
Tratto da: wikipedia
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