Per questi motivi, è importante che
il chirurgo esegua un intervento che sia ottimale, sia dal
punto di vista funzionale che estetico.
Interventi di chirurgia del corpo
Ricordiamo di seguito i principali interventi
di chirurgia del corpo, cliccando su ciascuno potrete vederne
un approfondimento:
- LIPOSUZIONE E LIPOSCULTURA (aspirazione
del grasso in eccesso)
L'intervento di chirurgia plastica-estetica di liposuzione
(detta anche Lipoaspirazione o Liposcultura) è la
tecnica operatoria che permette di aspirare il grasso in
eccesso che si accumula in varie parti del corpo, attraverso
delle cannule sottili.
La lipodistrofia è un anomalo accumulo di grasso
che si concentra in varie zone del corpo, quali il ventre,
l’addome (pancia), le gambe, le cosce ed i glutei.
- LIPOSTRUTTURA e LIPOFILLING (utilizza
il grasso aspirato come materiale di riempimento)
Intervento di chirurgia estetica che utilizza tessuto adiposo
autologo cioè il trapianto del grasso prelevato dal
paziente stesso che viene infiltrato per la correzione del
profilo corporeo, ovvero riempire delle zone o aumentare
il volume. In tal modo il grasso autologo diventa un filler
permanente. Nel lipofilling il tessuto adiposo cioè
il grasso viene aspirato nelle zone del corpo dove è
in eccesso attraverso particolari siringhe e poi iniettato
nelle zone che si vogliono riempire o aumentare di volume.
Il limite principale del lipofilling è dato dall'
impossibilità di effettuare grosse correzioni per
il rischio di necrosi, riassorbimento o infezione del grasso
innestato, mentre funziona bene quando si infiltrano limitate
quantità di grasso nei tessuti ben vascolarizzati
quali ad esempio il muscolo.
- ADDOMINOPLASTICA (rimodellamento
dell'addome)
Al paziente viene effettuata l'anestesia totale e successivamente
si prosegue all'incisione attraverso la linea tracciata
dal chirurgo in precedenza, attraverso la quale si scolla
tutta la cute dell'addome fino all'arcata costale. Da questa
operazione è esclusa la zona dell'ombelico, isolato
e lasciato nella sua posizione originale. La parte centrale
e quella bassa dell'addome vengono trattate, rimuovendo
il grasso in eccesso. Nella seconda fase dell'intervento,
si porta il paziente in posizione semiflessa e si continua
ad asportare il grasso e la cute in eccesso. Una volta riportato
il paziente in posizione supina, si procede prima con la
suturazione in più strati e poi con l'estrazione
e la suturazione dell'ombelico. L'intervento di addominoplastica
termina con una medicazione compressiva.
- LIFTING DELLE BRACCIA (elimina
la flaccidità delle braccia)
L'intervento di lifting delle braccia, detto brachioplastica,
e' finalizzato a rimodellare le braccia riducendo l’accumulo
di tessuto adiposo (grasso) presente e riducendo la pelle
in eccesso (effetto delle braccia a bandiera).
- LIFTING DELLE COSCE (elimina la
flaccidità delle cosce)
Il lifting delle cosce è un intervento di chirurgia
estetica per eliminare l'eccesso di pelle dalla faccia interna
delle cosce ed eventualmente dei glutei, e quindi per risollevare,
rassodare e tonificare tutta la cute della coscia.
La bellezza delle gambe é data senza dubbio dalla
tonicità dei tessuti, in particolare dell' interno
coscia, che è la parte delle gambe più facilmente
soggetta al rilassamento o ptosi della cute.
Il lifting delle cosce (lifting significa risollevamento)
ovvero il rassodamento delle stesse, si ottiene attraverso
una sottile e lunga incisione che vie ne effettuata dalla
piega glutea fin quasi all'inguine, in anestesia generale.
Attraverso queste incisioni la pelle delle cosce (ed eventualmenteanche
dei glutei), viene stirata in alto e l’eccesso viene
eliminato e poi la cute viene suturata.
Rischi. Le complicanze sono rappresentate da possibili infezioni
che possono svilupparsi nel periodo postoperatorio, ma trattabili
con una comune terapia antibiotica.
Vi può anche essere un peggioramento degli esiti
cicatriziali (separazione dei margini della ferita) ma l'aspetto
finale della cicatrice può essere migliorato con
un piccolo intervento ambulatoriale, senza ricovero ed in
anestesia locale, dopo sei mesi dall' intervento.
Raramente vi può essere, dopo qualche anno, un progressivo
ripristino della situazione originale.
- GLUTEOPLASTICA (rimodellamento
estetico dei glutei)
L'intervento di gluteoplastica è utile per ingrandire
ed arrotondare i glutei piatti e quindi rimodellare la forma
degli stessi.
Per quanto riguarda la chirurgia estetica dei glutei o gluteoplastica
dobbiamo innanzi tutto precisare le varie tipologie di inestetismi
che si possono presentare, e che la chirurgia estetica può
correggere:
Gli inestetismi che possono essere corretti
con la gluteoplastica sono i seguenti:
- Eccesso di Grasso, si corregge con un
intervento di liposuzione
- Forma da Rimodellare o ingrandire ovvero
la gluteoplastica con protesi, oppure la gluteoplastica
con microinnesti di grasso del paziente stesso (lipofilling
o lipostruttura).
- Smagliature o pelle in ecceso possono
essere corretti rispettivamente con l'utilizzo di laser
o con l'asportazione chirurgica della pelle in eccesso.
L'intervento chirurgico viene eseguito in anestesia locale
o totale, e la degenza è di 24/48 ore.
Dopo l'intervento vengono prescritti antibiotici
ed antinfiammatori, e il chirurgo può prescrivere
degli analgesici.
Sono necessari alcuni giorni di riposo dopo l'intevento,
ed ecchimosi e gonfiore scompariranno nei giorni a seguenti.
I punti di sutura vengono rimossi dopo circa
5-10 giorni dall'intervento.
Una guaina contenitiva deve essere indossata tutto il giorno
per circa una settimana.
- AUMENTO DEI POLPACCI (chirurgia
estetica dei polpacci mediante protesi)
Nel caso di gambe con un pronunciato aspetto"arcuato"
ovvero prive di un'evidente rilevanza del polpaccio, è
possibile inserire protesi di silicone posteriormente nelle
gambe, poste sopra o sotto al muscolo del polpaccio.
- TRATTAMENTI LASER
La luce e l'energia luminosa in generale rivestono un'importanza
fondamentale nello sviluppo e nella vita di qualsiasi essere
vivente; basti pensare alle piante e al ruolo decisivo che
svolgono i fotoni nella realizzazione del processo fotosintetico
dei vegetali.
L'energia solare agisce sui corpi grazie agli effetti provocati
dalle piccole particelle di materia che la compongono, i
fotoni. Le sorgenti luminose naturali a disposizione dell'uomo
sono state studiate e analizzate nel tempo, arrivando alla
creazione e alla specializzazione sempre più avanzata
di sorgenti artificiali.
Il LASER è l'ultimo e il più avanzato tipo
di sorgente luminosa oggi a nostra disposizione. L.A.S.E.R.
(Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation)
significa amplificazione di luce per mezzo di un'emissione
stimolata di radiazioni.
Il Laser si ha quando un atomo allo stato eccitato viene
colpito da un fotone prima di tornare allo stato fondamentale
e produce un'emissione stimolata di radiazione.
Lo schema di un emettitore Laser si configura come una cavità
ottica, delimitata da due specchi, all'interno della quale
è posto il mezzo destinato a produrre la radiazione.
Tale materiale può essere un gas, un solido o un
liquido.
Caratteristiche:
la luce Laser si caratterizza per monocromaticità
: le onde luminose emesse fuoriescono con la stessa lunghezza
d'onda ed energia;
brillanza: il fascio di luce emesso è estremamente
intenso e ben collimato angolarmente;
coerenza: tutti i fotoni emessi vibrano in concordanza di
fase sia nello spazio che nel tempo;
unidirezionalità: fasci di luce paralleli.
Le classi dei Laser
Le Norme Internazionali classificano la
pericolosità del Laser in 5 classi: 1, 2, 3A, 3B,
4 con grado di pericolosità crescente.
L'organo più esposto a danni derivanti dall'esposizione
alla luce Laser è principalmente l'occhio. Per la
classe 4 anche la cute è interessata al pericolo.
La luce Laser può essere suddivisa in due grandi
sezioni: Laser continui (Continuous wave) e Laser pulsati
(Pulsed wave).
I Laser continui mantengono un alto livello di potenza media,
mentre i Laser pulsati, che operano ad impulsi, raggiungono
una maggior potenza di picco ma si caratterizzano per la
bassa potenza media. In terapia è stato evidenziato
il miglior risultato che si può raggiungere grazie
all'applicazione combinata delle due sorgenti.
Nel campo della terapia, l'emissione di luce Laser si realizza
attraverso l'utilizzo di diodi, e, nel caso dei Laser continui,
si possono impiegare anche sostanze attive come i gas. Entrambi
i tipi di Laser, pulsati e continui, trovano applicazione
nei settori della terapia biostimolazione e nella chirurgia.
L'utilizzo di diverse densità di potenza caratterizza
queste due branche. In campo chirurgico, in particolare,
c'è bisogno di un'alta densità di potenza
che permetta di incidere i tessuti trattati.
La terapia Laser si divide in terapia a contatto e terapia
a scansione ed entrambi i tipi possono utilizzare Laser
monodiodici o pluridiodici. Per quel che riguarda la terapia
a contatto con Laser monodiodici, si utilizzano manipoli
posti direttamente sulla cute. Si va ad intervenire mediante
stimolazione dei punti trigger o delle aree locodolenti
e la terapia richiede la presenza fisica dell'operatore.
La terapia a contatto pluridiodica invece non richiede la
presenza dell'operatore e va ad agire sulle aree locodolenti
o interessate.
L'applicazione della Laserterapia a scansione, utilizzando
ugualmente Laser mono e pluridiodici, consente, inoltre,
di trattare zone più vaste rispetto all'applicazione
a contatto e di farlo in maniera automatica, senza la presenza
dell'operatore. Anche per i trattamenti Laser si applica
la stessa regola che vale per ogni forma di trattamento
medico: i migliori risultati sono ottenuti dal terapeuta
che ha una solida preparazione medica, sa ascoltare il paziente
ed ha buone doti di intuizione.
I tempi di trattamento devono essere stabiliti individualmente,
per ogni singolo caso. Come regola generale è meglio
fare 3-4 trattamenti alla settimana con dosi moderate piuttosto
che pochi trattamenti a dosi più alte. Poiché
si è visto che i trattamenti di Laserterapia hanno
effetto cumulativo, è essenziale che essi non siano
troppo ravvicinati.
Problemi di tipo acuto vengono di regola curati con alcuni
trattamenti vicini nel tempo. Disturbi cronici sono in genere
meglio affrontati con trattamenti più distanziati
nel tempo. Si è dimostrato più efficace fare
trattamenti ravvicinati all'inizio (ogni due giorni oppure
ogni tre giorni per due settimane) e poi a intervalli sempre
più lunghi (per esempio una volta alla settimana
per alcune settimane).
L'esperienza mostra che sospendere temporaneamente la cura
dopo un certo numero di sessioni introduttive non comporta
problemi, anzi, in alcuni casi, può produrre beneficio.
Il trattamento deve essere il più precoce possibile
e coordinato con altri presidi medici; la scelta dei Laser
deve essere subordinata al tipo, alla localizzazione e all'estensione
dell'affezione da trattare.
Campi di applicazione:
La gamma di patologie che traggono vantaggio
dall'utilizzo della terapia con luce Laser è estremamente
vasta. Gli ambiti in cui la Laser terapia ottiene buoni
effetti sono:
Patologia artro-reumatica:
Artrosi Sciatalgie Poliartriti scapolo-omerale
Poliartriti delle mani e dei piedi Epicondiliti Artrosi
dell'anca nelle fasi iniziali Gonalgie con e senza versamento
Torcicollo Lombaggini Miositi
Traumatologia sportiva:
Stiramenti e strappi muscolari Distorsioni
articolari Epicondiliti Tendiniti Contusioni Ematosi ed
ecchimosi Borsiti
Terapia dermatologica:
Edemi venosi Postumi di flebite Dermatosi
varicose Ulcere varicose Herpes Zoster Acne cistica Esiti
di acne Particolari casi di dermatiti
Terapia riabilitativa:
Riabilitazione motoria articolare dopo la
rimozione di apparecchi gessati o interventi chirurgici
ortopedici
Terapie specialistiche
Sinusiti Ipertrofia dei turbinati Riniti
ribelli Faringiti croniche Gengiviti Crisi emorroidarie
acute.
Tratto da : wikipedia -
sanitaritalia.it - jdm.it
|