I soggetti
appartenenti al livello I della scala di Hamilton sono quelli
che non soffrono di calvizie.
L'alopecia
androgenetica o calvizie comune, è un diradamento
della parte fronto-occipitale del capelli, dovuto alla miniaturizzazione
del fusto. Come tipo di alopecia è il più
frequente: colpisce uomini e donne di razza caucasica, con
gravità diversa. In altre etnie è meno presente.
L'alopecia
androgenetica è legata all'attività della
5alfa-reduttasi di tipo II, che trasforma
il testosterone in diidrotestosterone. Endocrinopatie quali
la carenza di GH, ipotiroidismo, menopausa, policistosi
ovarica, tumori virilizzanti o terapie con androgeni (anche
se a rigor del vero bisogna dire che gli unici androgeni
che danneggiano il cuoio capelluto sono il diidrotestosterone
e l'androstenedione (cataboliti del testosterone), al contrario
il testosterone non ha alcuna azione dannosa nei confronti
dei capelli) possono causare calvizie.
Il processo patologico fondamentale consiste nell'accelerazione,
sotto stimolo androgenico, della fase mitotica del ciclo
pilare (anagen I-V) e nella conseguente riduzione della
fase differenziativa, che è normalmente lunghissima.
Essendo quest'ultima necessariamente incompleta, il fusto
che ne deriverà sarà più sottile e
corto (vellus). In età più avanzata anche
si sovrappongono fenomeni atrofici del cuoio capelluto,
che diventa sottile e lucido. In questa fase i vellus scompaiono.
Un secondo processo patologico consiste nella perdita dell'individualità
dei cicli papillari (caratteristica del cuoio capelluto
adulto normale) e quindi della loro sincornizzazione. Questo
fenomeno è dovuto alla riduzione della durata della
fase di differenziamento.
Un terzo fenomeno è l'aumento della fase di kenogen:
quando il fusto del pelo si stacca alla fine del telogen,
il follicolo è già occupato da un altro in
anagen avanzato. Può comparire un intervallo tra
la caduta del pelo in telogen e il suo rimpiazzo con il
nuovo in anagen: durante tale intervallo fisiologico (kenogen),il
follicolo rimane vuoto.
In aggiunta a ciò (o secondo alcuni in alternativa)
la causa è l'atrofia dei capillari sanguigni dovuta
all'azione vasocostrittrice periferica dovuta agli ormoni
dello stress. A conferma di ciò ne è che la
calvizie è più diffusa tra le persone psicologicamente
subordinate. Secondo questa eziologia il destino del cuoio
capelluto è già segnato dall'età di
13 anni, come indica l'equivalenza "forfora giovanile-calvizie
adulta". Inoltre, secondo chi sostiene che l'atrofia
da stress è l'unica causa, evidenzia che i derivati
del testosterone non siano la causa, ma un effetto secondario
dovuto proprio agli ormoni dello stress (adrenalina, cortisolo)
ossia solamente cataboliti di esso del tutto estranei allo
sviluppo della patologia, e dovuti proprio alla distruzione
del testosterone causata dagli ormoni dello stress. L'azione
nelle situazioni di iperandrogenia non sarebbe causata dal
testosterone in se, ma dal fatto che il testosterone in
eccesso notoriamente stimola la secrezione del suo ormone
antagonista, ovvero appunto il cortisolo. Difatti il testosterone,
in quanto anabolizzante, ha viceversa un effetto rinvigorente
delle cellule della radice dei capelli, così come
per tutte le altre cellule dell'organismo. Quindi è
ribaltata l'idea che il testosterone sia causa della calvizie.
Nelle donne, in quanto carenti in testosterone, è
diminuita di conseguenza anche la secrezione del suo antagonista
cortisolo. Inoltre è dubitata anche una causa genetica,
in quanto se i figli di genitori calvi diventano a loro
volta calvi è perché solitamente il carattere
psico-educativo dei genitori si ripercuote sui figli. Prova
ne è che figli di genitori calvi adottati da genitori
non calvi non sviluppano calvizie, mentre viceversa figli
di genitori non calvi adottati da genitori calvi la sviluppano
molto facilmente. Vi è però da tener presente
l'influenza che gli ormoni dello stress della madre possono
avere anche sul feto, da cui la credenza diffusa che l'ereditarietà
della calvizie sia per parte di madre. A sostegno di ciò
ne è che non sono solo i capelli a cadere, ma anche
il cuoio capelluto a degradarsi, fattore che non si può
spiegare con la teoria della 5alfa-reduttasi, ma solo con
l'atrofia dei vasi sanguigni. Altro fattore a sostegno ne
è l'azione dei farmaci anticalvizie ad azione vasodilatatoria.[senza
fonte]
Nella calvizie androgenetica vengono persi soltanto i capelli
nella regione frontale perché in questa zona l'alfa
5-reduttasi è più attiva, quindi vi si concentra
una maggiore quantità di DHT. Oppure perché
è l'area più periferica della circolazione
sanguigna nel cuoio capelluto, ossia dove i vasi sono già
di per se più sottili.
Terapia
La calvizie
può essere affrontata sia per via farmacologica che
per via chirurgica.
Farmacologica
Esistono diversi farmaci che consentono di rallentare, bloccare
e nei soggetti buoni risponditori addirittura invertire
(almeno per qualche anno) il processo di miniaturizzazione
dei capelli causato dalla alopecia androgenetica.
Il farmaco più importante è la finasteride.
Un altro farmaco
utilizzato è il minoxidil
Chirurgica
Alternativa o complementare alla terapia medica è
quella chirurgica, cioè l'autotrapianto (vedi trapianto
di capelli). L'intervento, se effettuato da chirurghi competenti,
aggiornati sempre sulle nuove tecniche, con un'esperienza
provata e con alle spalle diversi interventi chirurgici,
da quasi sempre ottimi risultati (in base anche allo stato
di partenza, al diametro dei capelli del paziente ecc.)
in quanto vengono utilizzati capelli della regione parietale
ed occipitale, non soggetti a miniaturizzazione poiché
resistenti all'azione degli ormoni androgeni.
va sempre
ricordato che la migliore terapia è sempre la terapia
mista, la terapia cioè che prende in considerazione
prodotti e principi attivi che agiscono in modo differente
sulle cause della calvizie, per cercare di colpire la calvizie
o la caduta di capelli (che può essere anche dovuta
al sommarsi di altri fattori) da tutte le diverse angolazioni
ed aumentando di molto le possibilità di successo.
Inoltre, ai farmaci attuali, saranno presto affiancati nuovi
e più efficaci prodotti, basati su ulteriori ricerche,
che forniranno altre valide possibilità nella cura
della calvizie, limitando sempre più gli effetti
collaterali ed aumentando le percentuali di successo.
I migliori trattamenti topici calvizie (lozioni,
gel, impacchi, ecc.)
» Minoxidil
5% (Regaine)
» Revivogen Natural Scalp Therapy
» Tricomin Solution follicle therapy spray
» Crinagen Advanced Hair Treatment
» Spectral RS
» Folligen
» LA Science Anti-hairloss Serum
» Nutrifolica treatment
» Hairgenesis Topical Activator Serum
» Dr. Proctor Advanced Thinning Hair Treatment (Proxiphen-N)
» Nanogaine Hair Regrowth Maintanence System
» Ell-Cranell Alpha
» Idrocortisone (Locoidon, Scalpicin)
» Aloe Vera Gel
I
migliori trattamenti orali anti-calvizie (pastiglie, capsule,
integratori, ecc.)
» Finasteride
1mg (Propecia)
» K-max hairloss supplement ANTI-DHT
» K-max hairloss supplement ANTI-SIDES
» K-max hairloss supplement ANTI-OX
» B-Mineral Complex
» Capsures
» Benaprost (Saw Palmetto/Serenoa Repens)
» Prostafactor (Saw Palmetto/Serenoa Repens)
» Vitality OMEGOR (integratore di Omega-3 EPA/DHA)
» NAC (N-acetil-cisteina)
» Green Tea extract (estratto di thè verde)
I
migliori dispositivi estetici anti-calvizie (spazzole, fototerapia,
massaggi)
» Hair
Restoration Laser Kit (spazzola laser per fototerapia)
» Hairmax Lasercomb
» I-Hair (fototerapia, ioni, microelettroporazione)
I
migliori shampoo e conditioners
» Revivogen
Bio-Cleansing Shampoo
» K-max Clear Gel Volumizing Shampoo
» Tricomin Revitalizing Shampoo
» Tricomin Restructuring Conditioner
» Revita Shampoo
» Tea Tree Oil Shampoo
» FNS Revitalizing Shampoo
» Revivogen Thickening Conditioner
» Nioxin Scalp Therapy (Conditioner)
» Nano Shampoo
» Nizoral Scalp fluid
Principi
attivi utili nel trattamento della calvizie
Elenco
in ordine alfabetico delle principali sostanze/principi
attivi usati in tricologia nel trattamento della calvizie:
» Acido
Azelaico
» Acido Gamma Linoleico
» Aminexil
» Astaxantina
» Beta-sitosterina
» Ciclosporina
» Ciproterone acetato
» Estrone solfato
» Fenitoina
» Finasteride
» Ketoconazolo
» Idrocortisone
» Lignani
» Liposomi
» Picnogenolo (proantocianidine oligomere)
» Piroctone olamina
» Progesterone
» Rame-Peptidi (copper peptides)
» Spironolattone
» Tretinoina (Acido retinoico, Retin-A)
» Xantine
Tratto da : wikipedia
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